titolo: Asiago Rigoni-Stern:
L'archivio è sempre rimasto nella casa di Valgiardini di Asiago, dove è stato sporadicamente incrementato, anche negli anni dopo la morte dello scrittore, da puntuali inserimenti di documentazione a cura dei famigliari.
Il 14 giugno 2017 l'archivio è stato dichiarato di interesse storico particolarmente importante dalla Soprintendenza archivistica per il Veneto e per il Trentino Alto Adige che ne ha promosso anche la prima ricognizione con censimento analitico effettuato dall'archivista dott.ssa Ilaria Zacchilli.: storia archivistica: Mario Rigoni Stern nasce ad Asiago nel 1921, dove trascorre la sua infanzia e giovinezza prima di arruolarsi nella Scuola centrale militare di alpinismo di Aosta nel 1938. Come parte del battaglione "Vestone" della divisione "Tridentina" prese parte a numerose campagne della Seconda guerra mondiale, nello specifico: campagna di Francia, campagna di Grecia-Albania, Campagna di Russia. Dopo la disastrosa ritirata di Russia, riuscì a tornare ad Asiago nel 1943, ma, per aver rifiutato di aderire alla Repubblica di Salò dopo l'8 settembre, fu consegnato ai tedeschi e fatto prigioniero. Fu quindi deportato in diversi campi di prigionia della Polonia (allora Prussia) e dell'Austria. Nel 1945 riuscì per una seconda volta a tornare ad Asiago, dove lavorò presso il locale Ufficio del catasto.
Le vicende della ritirata di Russia costituirono il soggetto della sua prima pubblicazione letteraria, uscita per i tipi id Einaudi nel 1953, Il sergente nella neve. Negli anni successivi collaborò con diverse redazioni di quotidiani e riviste e pubblicò altri libri, principalmente per Einaudi, tra cui si ricordano Il bosco degli urogalli, Quota Albania, Ritorno sul Don, Storia di Tönle, Uomini boschi e api, L'anno della vittoria, Amore di confine, Il libro degli animali, Arboreto salvatico, Le stagioni di Giacomo, Sentieri sotto la neve, Inverni lontani, Tra due guerre e altre storie, L'ultima partita a carte, Aspettando l'alba e altri racconti, I racconti di guerra e Stagioni.
Le sue opere e i temi principali della sua produzione, incentrata sul valore della memoria e la valorizzazione e difesa della natura ne hanno fatto una figura di primo piano tra gli scrittori italiani del Novecento.
È mancato ad Asiago nel 2008.:
Contesto gerarchico
descrizione: Il complesso archivistico è diviso in cinque parti:I) Sezione documentaria che raggruppa al suo interno sette serie ed è completata da alcuni strumenti di ricerca. Le serie, a loro volta articolate in sottoserie sono 1) Rapporti che presenta i fascicoli dei rapporti con le case editrici, sul lato della produzione letteraria, e con organizzazioni, fondazioni ed enti sul lato della vita pubblica in generale; 2) Occasioni che raggruppano in diverse sottoserie i fascicoli più strettamente legati al processo creativo e alla produzione letteraria; 3) Quaderni manoscritti, serie tipologica che raggruppa la vasta produzione manoscritta, in parte inedita; 4) Articoli, racconti, presentazioni e interviste che comprende i numerosi dattiloscritti ma anche alcuni manoscritti e i ritagli delle versioni a stampa della produzione minore' dello scrittore; 5) Carteggio giovanile che comprende corrispondenza attiva e passiva dal 1932 al 1965 con un nucleo principale tra il 1939 e il 1945 e che riguarda principalmente la vita privata ma presenta anche tracce dell'indole scrittoriaprecedente all'affermazione come scrittore; 7) Corrispondenza, vasto nucleo che comprende in prevalenza la corrispondenza passiva, ricevuta da ammiratori, in seguito all'affermarsi dello scrittore nel panorama letterario italiano negli anni Sessanta del Novecento.II) La Sezione "Cara memoria - Cimeli" comprende documenti e oggetti legati solo in parte all'attività di scrittore e che afferiscono principalmente alla sfera famigliare, lavorativa e umana, comprendendo i ricordi delle tragiche esperienze vissute durante il Secondo conflitto mondiale.III) Archivio immagini è formato principalmente da foto ma anche da disegni, manifesti, video che ritraggono lo scrittore in diverse occasioni, pubbliche o private, ma che è arricchito anche da immagini raccolte o collezionate, in qualche caso inviate da altri, sulle tematiche più volte indagate nelle sue opere.IV) Sezione biblioteca comprende alcuni volumi donati assieme all'archivio a cui si aggiungono i nuclei di Scritti ricevuti da altri, Tesi di laurea e Lavori scolastici.V) Sezione donazioni ulteriori. Comprende documentazione prodotta da Mario Rigoni Stern, posseduta da soggetti pubblici o privati esterni e da essi donata al Comune di Asiago successivamente alla donazione dell'archivio dello scrittore da parte della famiglia Rigoni Stern. Tali donazioni possono riguardare sia i documenti originali che copie di essi.: storia bibliografica: L'archivio privato di Mario Rigoni Stern si è formato di pari passo alla sua attività di scrittore. Non mancano tuttavia nuclei riferibili al periodo precedente quali, nello specifico, il "Carteggio giovanile". È inoltre presente in archivio altra documentazione più antica, raccolta dal soggetto produttore sia in ambito famigliare che come materiale di studio e di approfondimento per le tematiche trattate nelle sue opere.L'archivio è sempre rimasto nella casa di Valgiardini di Asiago, dove è stato sporadicamente incrementato, anche negli anni dopo la morte dello scrittore, da puntuali inserimenti di documentazione a cura dei famigliari.
Il 14 giugno 2017 l'archivio è stato dichiarato di interesse storico particolarmente importante dalla Soprintendenza archivistica per il Veneto e per il Trentino Alto Adige che ne ha promosso anche la prima ricognizione con censimento analitico effettuato dall'archivista dott.ssa Ilaria Zacchilli.: storia archivistica: Mario Rigoni Stern nasce ad Asiago nel 1921, dove trascorre la sua infanzia e giovinezza prima di arruolarsi nella Scuola centrale militare di alpinismo di Aosta nel 1938. Come parte del battaglione "Vestone" della divisione "Tridentina" prese parte a numerose campagne della Seconda guerra mondiale, nello specifico: campagna di Francia, campagna di Grecia-Albania, Campagna di Russia. Dopo la disastrosa ritirata di Russia, riuscì a tornare ad Asiago nel 1943, ma, per aver rifiutato di aderire alla Repubblica di Salò dopo l'8 settembre, fu consegnato ai tedeschi e fatto prigioniero. Fu quindi deportato in diversi campi di prigionia della Polonia (allora Prussia) e dell'Austria. Nel 1945 riuscì per una seconda volta a tornare ad Asiago, dove lavorò presso il locale Ufficio del catasto.
Le vicende della ritirata di Russia costituirono il soggetto della sua prima pubblicazione letteraria, uscita per i tipi id Einaudi nel 1953, Il sergente nella neve. Negli anni successivi collaborò con diverse redazioni di quotidiani e riviste e pubblicò altri libri, principalmente per Einaudi, tra cui si ricordano Il bosco degli urogalli, Quota Albania, Ritorno sul Don, Storia di Tönle, Uomini boschi e api, L'anno della vittoria, Amore di confine, Il libro degli animali, Arboreto salvatico, Le stagioni di Giacomo, Sentieri sotto la neve, Inverni lontani, Tra due guerre e altre storie, L'ultima partita a carte, Aspettando l'alba e altri racconti, I racconti di guerra e Stagioni.
Le sue opere e i temi principali della sua produzione, incentrata sul valore della memoria e la valorizzazione e difesa della natura ne hanno fatto una figura di primo piano tra gli scrittori italiani del Novecento.
È mancato ad Asiago nel 2008.:
xDams O.S. - ID scheda: IT-DISMA-ST0002-000001