Il Premio Mario Rigoni Stern per la Letteratura Multilingue delle Alpi è nato nel 2010 (prima edizione ad Asiago l’anno successivo) per valorizzare la figura, l’opera e soprattutto i valori dello scrittore, in particolare la conoscenza e il rispetto dell’ambiente montano e della civiltà alpina, la coltivazione delle tradizioni e l’incontro fra i popoli, l’attenzione alle attività produttive tradizionali, alle istituzioni storiche, alla caccia come attività legata a una particolare sensibilità ambientale, alla guerra in montagna e al patrimonio narratologico dell’arco alpino.
Il Premio è stato portato avanti, accanto ai fondatori – la famiglia Rigoni Stern e l’associazione Ars Venandi – dal Comune di Asiago, la Regione del Veneto, la Provincia di Trento e il Comune di Riva del Garda, e poi dall’ente Fierecongressi di Riva, la Federcaccia, il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, oltre a sponsor privati, prima alcuni istituti di credito e più recentemente il gruppo Itas di Trento e la Rigoni di Asiago. Il Premio – che all’inizio aveva due sezioni, saggistica e narrativa, poi unificate – negli anni dispari si teneva nel Veneto (ad Asiago e dal 2017 anche a Venezia), e in quelli pari a Riva del Garda.
Negli anni si è assistito a un incremento della partecipazione, fino ai 65 libri del 2021, con la presenza di tutti i maggiori editori italiani e di alcuni stranieri, dalla Francia, all’Austria, alla Svizzera, Germania, alla Slovenia etc. A presiederlo si sono succeduti negli anni Alberico Rigoni Stern, Gianni Rigoni Stern e Sergio Frigo. Numerosi ed estremamente qualificati i componenti della giuria e i vincitori e finalisti, come si potrà vedere nel sito, di cui sotto pubblichiamo il link. Nel 2017 è stato affiancato al premio letterario un riconoscimento denominato Guardiano dell’Arca, dedicato a uno dei fondatori, Osvaldo Dongilli, destinato a persone che si sono distinte nella difesa e nella promozione dell’ambiente e della montagna Le ultime due edizioni del Premio infine sono state caratterizzate da una forte attenzione ai temi della sostenibilità ambientale.
Una ricostruzione dell’attività svolta dal Premio e della sua evoluzione è contenuta nel volume “Mario Rigoni Stern Cento anni di etica civile, letteratura, storia e natura” (Ed. Ronzani), che raccoglie gli atti del convegno svoltosi ad Asiago nel centenario della nascita dello scrittore.
Nel 2023 il Premio ha chiuso la propria attività, per decisione della famiglia, che ha deciso di privilegiare altre forme di valorizzazione della figura e dell’opera dello scrittore.
ALBO D’ORO
2011 – Alexis Bétemps, “La vita negli alpeggi valdostani nella prima metà del Novecento”
2012 – Alojz Rebulal, “Notturno sull’Isonzo”
2013 – Dionigi Albera,”Au fil des générations”
2014 – Mauro Corona, “La voce degli uomini freddi”
2015 – Antonio De Rossi, “La costruzione delle Alpi, immagini e scenari del pittoresco alpino (1773-1914)”
2016 – Antonio Ballerini, “Cristalli di memoria. Incontri di vite nei riflessi del tempo”
2017 – Diego Leoni, “La guerra verticale”, e Matteo Melchiorre, “La via di Schenèr”
Premio Guardiano dell’Arca – Osvaldo Dongilli: Marco Scolastici
2018 – Marco Paolini e Gianfranco Bettin, “Le avventure di Numero Primo”
Premio Guardiano dell’Arca – Osvaldo Dongilli: Ulysse Borgeat
2019 – Marco Balzano, “Resto qui”
Premio Guardiano dell’Arca – Osvaldo Dongilli: Mandra Schennach e Gianluigi Rocca
2020 – Silvia Giorcelli Bersani, “L’impero in quota”
Premio Guardiano dell’Arca – Osvaldo Dongilli: Mario Brunello
2021 – Irene Borgna, “Cieli neri”
Premio Guardiano dell’Arca – Osvaldo Dongilli: Pietro Piussi
2022 – Paolo Malaguti, “Il Moro della Cima”
Premio Guardiano dell’Arca – Osvaldo Dongilli: Le api (Paolo Fontana)